WordReference.com - Dizionario della Lingua Italiana © 2012 Le Monnier:
arrivato ‹ar·ri·và·to› agg. e s.m. (f. -a)
- Giunto a destinazione, spec. con riferimento a una gara sportiva: primo, secondo a.
Nuovo a., chi è giunto da poco
L’ultimo a., chi è giunto per ultimo in un luogo (anche fig.: nel suo campo non è certo l’ultimo a.). - Che ha realizzato le proprie aspirazioni e si è fatto una buona posizione: un uomo a.
- fig. Sfinito: basta così, sono a.
Rovinato, fuori uso: questo motore è a.
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arrivare ‹ar·ri·và·re› v.intr. (aus. essere)
- Giungere, pervenire nel luogo cui si è diretti: a. a casa a. in città
Venire, sopraggiungere: arrivi a proposito! è arrivato l’inverno
Di mezzo di trasporto, giungere a destinazione: il treno arriverà alle 12.15
Di lettere, pacchi, essere recapitato. - Classificarsi in una gara sportiva: a. primo, secondo
Giungere al traguardo. - fig. Giungere a qcs. alla fine di un ragionamento, di una ricerca, ecc.; approdare: a. a una decisione
Giungere a un determinato stadio o livello: le trattative sono arrivate a buon punto. - Raggiungere una certa quantità numerica o un determinato limite di tempo: fra tutti non saranno arrivati a 70
Raggiungere una determinata estensione o altezza o lunghezza: l’acqua gli arrivava già alla cintola. - Giungere a una posizione, a una condizione ambita: finalmente è arrivato alla cattedra
assol. Raggiungere il successo. - Di cibo, mantenersi fino a un certo limite di tempo: questa carne non arriverà a domani
Di malato grave, continuare a vivere fino a un certo momento: difficilmente il malato arriverà a stasera. - Osare: è arrivato a dire che la colpa è mia
Non arrivarci, non riuscire a capire.
'arrivato' si trova anche in questi elementi: