WordReference.com - Dizionario della Lingua Italiana © 2012 Le Monnier:
trattenuta ‹trat·te·nù·ta› s.f.
-
~ (FIN). Ritenuta.
WordReference.com - Dizionario della Lingua Italiana © 2012 Le Monnier:
trattenere ‹trat·te·né·re› v.tr. (coniugato come tenere)
- Tenere fermo qcn., spec. per impedirgli di fuggire o di correre via; bloccare, fermare: lo tratteneva per un braccio
Costringere qcn. a rimanere in un luogo: t. un sospetto al commissariato; il ferito è stato trattenuto in ospedale
Far rimanere, far indugiare qcn. in un luogo impegnandolo in una qualche attività: sono stato trattenuto in ufficio fino a tardi mi hanno trattenuto a chiacchierare per un’ora. - fig. Impedire a qcn. di fare o dire qcs.; dissuadere: sono riuscito a trattenerlo dal fare una sciocchezza.
- Tenere qcs. presso di sé; conservare: ricordati di t. la ricevuta.
- fig. Riferito a un impulso, a un sentimento, ecc., non rendere manifesto, contenere, frenare: t. il riso, le lacrime.
- (FIN). Dedurre una certa somma da un totale; detrarre: t. una quota sullo stipendio. trattenersi v.rifl.
- Rimanere in un luogo, fermarsi; restare: quanto tempo ti tratterrai a Roma?
Indugiare a fare qcs., soffermarsi: mi sono trattenuto a mangiare con i nonni. - fig. Tenere a lungo il proprio discorso su un determinato argomento: il professore si è trattenuto a lungo su Dante.
- Controllarsi bloccando un determinato impulso, desiderio, ecc.; frenarsi: non riuscivo a trattenermi dal ridere.
'trattenuta' si trova anche in questi elementi: