WordReference.com - Dizionario della Lingua Italiana © 2012 Le Monnier:
scottare ‹scot·tà·re› v.tr. e intr. (scòtto, ecc.; come intr., aus. avere)
- tr. Provocare ustioni più o meno gravi per contatto o esposizione a calore eccessivo; anche tr. pron.: mi sono scottato un dito.
- tr. (GASTR). Bollire per breve tempo un alimento: s. le zucchine.
- tr. (fig.). Suscitare un senso d’amara delusione o una reazione di rabbia: è stato scottato dalle tue parole.
- intr. Emanare un calore tanto intenso da produrre ustioni o bruciature: il sole oggi scotta
S. la terra sotto i piedi, essere ansioso di andarsene da un luogo; avvertire l’imminenza di un pericolo o di una difficoltà. - intr. (iperb.). Avere una temperatura eccessiva, spec. dovuta a uno stato febbrile: ha la fronte che gli scotta.
- intr. (fig.). Suscitare vivo interesse per la gravità, l’urgenza o l’attualità: questa è una notizia che scotta
Di determinati prodotti o denaro, essere di provenienza illecita: merce che scotta. - intr. (fig.). Di incarico, essere in pericolo: la panchina dell’allenatore comincia a s.
- intr. (fig.). Provocare grave irritazione: quelle critiche ancora gli scottano. scottarsi v.intr. pron.
- Riportare un’ustione o una bruciatura.
- fig. Subire una forte delusione o un danno in seguito a un’esperienza negativa.
'scottare' si trova anche in questi elementi: