WordReference.com - Dizionario della Lingua Italiana © 2012 Le Monnier:
viziato ‹vi·zià·to› agg.
- Di chi è stato educato in maniera troppo permissiva o indulgente: un bambino, un ragazzo v.
- Contrassegnato da vizi o difetti; difettoso: un meccanismo v. un ragionamento v. da una premessa sbagliata
(DIR). Non valido, irregolare: un contratto v. nella forma. - Alterato rispetto alla propria normale condizione
Aria v., irrespirabile, pesante (a causa di esalazioni, fumo, ecc.).
WordReference.com - Dizionario della Lingua Italiana © 2012 Le Monnier:
viziare ‹vi·zià·re› v.tr. (vìzio, vìzi, ecc.)
- Abituare male qualcuno, spingendolo ad acquisire cattive abitudini o inclinazioni capricciose: i genitori lo hanno sempre viziato.
- Rendere difettoso un oggetto, uno strumento, un dispositivo, ecc.: questi prodotti sono viziati da difetti di fabbricazione.
- fig. Rendere meno puro, spec. riferito all’aria di un ambiente.
- Privare di efficacia e valore; inficiare: la sua ricerca è viziata da un errore di prospettiva
(DIR). Rendere invalido; infirmare, invalidare: la rogatoria è viziata da un errore procedurale.
viziarsi v.intr. pron.
- Contrarre abitudini errate e comportamenti scorretti a causa di un’educazione troppo permissiva
Corrompersi, traviarsi. - Di un oggetto, un dispostivo, uno strumento, ecc., rovinarsi, guastarsi.
- Diventare meno puro, spec. dell’aria di un ambiente.
'viziato' si trova anche in questi elementi: