e

 'e', 'E': [e]


Forme flesse di 'e' (n): pl: e
Dal verbo essere: (⇒ coniugare)
è è:
3° persona singolare dell'indicativo presente

WordReference.com - Dizionario della Lingua Italiana © 2012 Le Monnier:
e1, E s.f. o m.
  1. Quinta lettera dell’alfabeto; può avere pronuncia aperta come in affètto, pèsca, e chiusa come in télo, céra, segnalate, rispettivamente, dall’accento grave (è) e acuto (é).
  2. (MAT). e, numero irrazionale equivalente a 2,7182818...
    (FIS). e, simbolo della carica elementare dell’elettrone; E, simbolo del vettore intensità del campo elettrico
    (BIOL). Vitamina E, composto chimico organico presente nei cereali, nei legumi verdi, nel latte e nel burro; ha proprietà antiossidanti
    (MUS). E, nella notazione germanica e anglosassone, il mi; in quella medievale, il mi oppure il sol
    (GEOGR). E, abbr. del punto cardinale est (SE sud-est, NE nord-est, ecc.).

e2 ‹é› cong.
    ~ Particella copulativa che serve a congiungere o coordinare due unità sintattiche dello stesso tipo: due nomi, due verbi, due avverbi, due proposizioni.

WordReference.com - Dizionario della Lingua Italiana © 2012 Le Monnier:
essere1 ‹ès·se·re› v.intr. (ind. pres. sóno, sèi, è, siamo, siète, sóno; imperf. èro, èri, èra, eravamo, eravate, èrano; pass. rem. fui, fósti, fu, fummo, fóste, fùrono; fut. sarò, sarai, sarà, sarémo, saréte, saranno; cong. pres. sia, ..., siamo, siate, sìano; imperf. fóssi, ecc.; cond. sarèi, ecc.; imp. sii, siate; p.pres., raro, essènte; p.pass. stato; gerundio essèndo; i tempi comp. si coniugano con l’aus. essere: sono stato, ecc.)
  1. Esistere come pura essenza, al di là di determinazioni di tempo, spazio, modo: Dio è penso, dunque sono
    Capitare, accadere a qcn.: cosa sarà dei prigionieri?
    Trovarsi in una fase della propria vita: mia moglie è al quarto mese di gravidanza
    Avere come età: Paola è sulla cinquantina
    Sarà, espressione d’incertezza, di dubbio sull’esistenza o sulla realtà di qcs.
    Può e., non può e., è possibile, non è possibile
    Così sia, espressione di consenso, accettazione o rassegnazione
    E sia, sia pure, per esprimere concessione
    Quel che è stato è stato, come invito a non pensare più a ciò che è accaduto
    Sarà quel che sarà, per esprimere accettazione del futuro o speranza nel futuro.
  2. Nella forma esserci, avere realtà effettiva, esistere in un luogo e tempo determinati: ci sono molti tipi di automobili c’era una volta un re secondo te c’è una soluzione?
    Risultare presente, visibile, individuabile: c’è un gruppetto di persone laggiù
    Risultare disponibile, reperibile: non ci sono più riserve di cibo
    Di fatti, eventi, fenomeni, ecc., svolgersi, avere luogo: a che ora c’è la lezione?
  3. Avere come caratteristica o qualità intrinseca: il cielo è blu i miei amici sono francesi l’esame è molto difficile
    Non e. da meno, non essere inferiore
    E. solito, avere l’abitudine
    E. tutto qcn., assomigliargli: è tutto sua madre
    E. il caso, convenire, essere opportuno.
  4. Avere una determinata identità o natura: io sono Paolo cos’è quel liquido?
    Svolgere come professione: io sono commercialista
    Trovarsi in una certa posizione del corpo: e. in piedi, in ginocchio.
  5. Avere come misure, misurare: la cucina è 3 m per 2
    Pesare: mio marito è almeno 100 chili
    Essere alto: quel ragazzo è quasi 2 m
    Risultare in termini di quantità: siamo in molti, in pochi
    Risultare come posizione in una graduatoria: è il secondo in classifica
    Far parte di una categoria: le anatre sono uccelli.
  6. Trovarsi, stare in un luogo: mio fratello è da te? il Colosseo è a Roma
    Figurare, comparire: purtroppo non sei tra i promossi
    Presentarsi in un determinato modo: e. in buono, in cattivo stato
    E. via, essersi allontanato da un luogo: è via dal paese da più di 10 anni.
  7. Trovarsi in una determinata situazione o condizione: e. nei guai, in pericolo e. in viaggio e. al sicuro il lavoro è a buon punto
    Trovarsi in un determinato stato d’animo: e. in collera e. in ansia
    E. a secco, non avere più risorse, spec. economiche
    E. dell’avviso, ritenere, credere: sono dell’avviso che sia meglio partire
    E. di fretta, avere fretta
    E. di ritorno, tornare
    E. in errore, sbagliare, commettere un errore
    E. in sé, avere pieno possesso delle proprie facoltà
    E. fuori di sé, non riuscire a controllarsi, spec. per la rabbia.
  8. Nella forma esserci, raggiungere uno scopo, riuscire in qualche cosa: ci sono quasi coraggio che ci sei
    Avere luogo, intercorrere: non c’è nulla tra noi tra me e mia sorella ci sono 2 anni di differenza dalla mia casa al centro ci saranno 10 km.
  9. Con uso impers., verificarsi, attuarsi: è sera è buio è l’una di notte
    Di un periodo temporale, trascorrere, passare: è mezz’ora che ti aspetto
    In funzione enfatica e rafforzativa: era con te che volevo parlare
    Compiere, fare una determinata azione: è stato mio fratello a parlarmi di te
    Com’è che, per quale motivo, perché: com’è che te ne sei andato?
    Quand’è che, quando: quand’è che venite a trovarci?
  10. Appartenere a qcn.: la macchina è di mia sorella è tuo quel libro?
    Provenire, derivare: questa verdura è del nostro orto
    Ricevere i natali, avere origine, essere nato: sono del Piemonte è di Roma
    Avere residenza: sono di Napoli, anche se sono nato a Torino
    Far parte di un gruppo: è dell’associazione contro il fumo
    E. del mestiere, avere una lunga pratica di una determinata professione
    E. della partita, partecipare insieme ad altri a un’iniziativa, un’impresa, ecc.
  11. Essere formato da un certo materiale: questa sedia è di legno
    Essere costituito da varie parti: la mia casa è di 5 stanze.
  12. Risultare, portare come effetto: e. di aiuto, di conforto a qcn.
    Dover assolvere un incarico: stanotte sono di guardia.
  13. Trovarsi in compagnia di qcn., stare insieme a qcn.: ero con Paolo quando abbiamo avuto l’incidente
    Aiutare, sostenere, stare vicino: dobbiamo e. con lui in questo frangente.
  14. Bisognare, dovere: questa maglietta è da stirare
    Convenirsi, addirsi: non è da te parlare in questo modo
    Esistere come possibilità: forse c’è da guadagnare qualcosa.
  15. Essere destinato o rivolto: questo regalo è per te
    Essere adatto, idoneo: non è un lavoro per te
    Essere favorevole: noi siamo per il rispetto dell’ambiente
    Parteggiare, tifare: io sono per la Juve
    Bastare, essere sufficiente: la pasta è solo per due persone.
  16. Usato come ausiliare nei tempi semplici e composti del passivo dei verbi transitivi e nei tempi composti della maggior parte dei verbi intr., dei verbi rifl., intr. pron., rifl. recipr. e tr. pron., nonché delle costruzioni col si impers.

essere2 ‹ès·se·re› s.m.
  1. (FILOS). Sostanza ideale, universale (l’essere supremo), o particolare a ogni vivente perché ricevuta da natura e maturata attraverso l’esperienza (il problema dell’e.; raggiungere la pienezza dell’e.).
  2. Condizione o stato in rapporto a qualità o condizioni intrinseche: conoscere qcn. nel suo vero e.
  3. Individuo in quanto partecipe della realtà e della vita: gli e. viventi
    spreg. Persona: un e. spregevole.

WordReference.com - Dizionario della Lingua Italiana © 2012 Le Monnier:
quale ‹quà·le› agg. e pron. (la vocale e davanti a parola che cominci con voc. subisce il troncamento e non l’elisione e perciò non ammette apostrofo: qual è, qual era e non qual’è, qual’era)
  1. agg. Equivalente di ‘come’: poeti q. Foscolo, Leopardi alimenti q. la carne e i legumi.
  2. pron. rel. Preceduto dall’articolo o dalla prep. articolata, viene usato spec. nei casi indiretti: stasera vedrai l’amico del q. [= di cui] ti ho parlato ecco una di quelle situazioni nelle q. [= in cui] è facile sbagliare ho saputo che Carlo, il q. [in questo caso in luogo di che per evitare la ripetizione] insegnava a Genova, è stato trasferito
    Per la q., indica un livello più o meno soddisfacente o positivo: un’accoglienza per la q. un individuo non tanto per la q. non sentirsi tanto per la q.
  3. Come agg. e pron. interr. viene usato nelle interr. dirette e indirette (q. cibi preferite?; q. vuoi?; gli domandò q. compagnie frequentava) anche se oggi si sta affermando l’uso di ‘che’ (che compagnie frequenti?), spec. nelle esclamative: che orrore!, che disgrazia! (piuttosto che q. orrore!, q. disgrazia!).

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