WordReference.com - Dizionario della Lingua Italiana © 2012 Le Monnier:
scappata ‹scap·pà·ta› s.f.
- Trasferimento in un luogo o presso qcn., motivato da un impegno che richiede poco tempo: devo fare una s. a Roma.
- Intervento faceto nel corso di un dialogo o di una conversazione.
- Trasgressione non grave di un dovere spec. morale.
WordReference.com - Dizionario della Lingua Italiana © 2012 Le Monnier:
scappare ‹scap·pà·re› v.intr. (aus. essere)
- Darsi alla fuga per evitare un un pericolo imminente; fuggire: i ladri scapparono dalla finestra.
- Evadere: s. dal carcere
Allontanarsi dalla famiglia o dal tetto coniugale: la ragazza è scappata di casa. - estens. Allontanarsi in fretta da un luogo: scappo in ufficio, sono in ritardo.
- fig. Sottrarsi a una situazione incresciosa o pericolosa: vorrei s. da tutte queste difficoltà.
- Non essere utilizzato, colto: m’è scappata un’occasione unica.
- Di battuta o espressione, spec. scorretta o volgare, essere pronunciata inavvertitamente: gli scappò uno strafalcione
Sfuggire inavvertitamente, per pura fatalità o per disattenzione: il bicchiere mi è scappato di mano
S. di mente, essere dimenticato, uscire di mente
S. la pazienza, venire meno la pazienza: se mi scappa la pazienza te le suono
Far s. la pazienza, far perdere la pazienza. - fam. Di un dato impulso emotivo, manifestarsi in modo irrefrenabile: mi scappava da ridere
Di stimoli o bisogni fisici, farsi sentire in modo impellente: mi scappa la pipì. - Fuoriuscire da un contenitore: i libri gli scappavano fuori dallo zaino
Apparire all’improvviso: e tu da dove scappi fuori? - Nella forma scapparci, verificarsi come logica conseguenza, spec. negativa: qui ci scappa il morto
Essere possibile, attuabile: se giocano così ci potrebbe anche s. la vittoria.
'scappata' si trova anche in questi elementi: